Articolo scritto da Pietro Petrecca di Danzificio Petrecca:
La crisi economica ha toccato oramai tutti i settori, tranne che quello della danza, che sembra essere immune da qualsiasi attacco. In effetti quest'arte non dovrebbe avere nulla a che fare con l'economia di un paese, in fondo la danza è l'espressione del corpo come forma di comunicazione, che c'entra con l'economia? Purtroppo anche la danza è stata mercificata, si è pensato di fare degli affari enormi con la danza. La bravissima conduttrice televisiva signora Maria De Filippi ha presentato dei programmi seguiti da migliaia di ragazzine attratte più dai bei ragazzi e da qualche litigio tra partecipanti che dalla vera danza. Ne sono seguite sponsorizzazioni milionarie, stages, fiere. Ogni giorno si aprono centinaia di nuove scuole, nuovi imprenditori si affacciano sul mercato proponendo corsi di danza sempre più economici, quelli che prima vendevano tappeti ora vendono body e tutù che costano pochissimo e in più ti regalano un televisore! Purtroppo il risultato di tutto questo "baccano" è che la danza rischia di perdere il suo significato originario e di snaturarsi in una semplice ed affollatissima attività economica . Attorno a questo settore circolano personaggi che di danza non ne capiscono nulla, non me ne vogliano i venditori di tappeti, ma come si fa a vendere un costume per Coppelia se non si conosce la trama del balletto? Come si vendono le scarpe da punta se non si conosce l'anatomia del piede? E come si pensa di insegnare ai bambini l'arte della danza se non si è preparati per farlo? Io credo che il settore della danza debba essere difeso da chi la danza la ama, senza attendere leggi o regole che stabiliscano chi può insegnare o chi può vendere le scarpe da punta. Come difendere la danza? semplice: puntando sulla qualità, selezionando, scartando a malincuore le persone che la danza non la possono proprio imparare, affidandosi a fornitori competenti. E per tutti quelli che vendono body e scarpe da punta, me compreso, sarebbe meglio aggiornarsi sempre, leggendo o guardando belletti e cercando di capire che è inutile abbassare i prezzi dei prodotti a discapito della qualità, e se le scarpe da punta non calzano bene sarebbe meglio lasciarle marcire in magazzino, invece di rovinare gambe e piedi dei clienti.
DANZIFICIO PETRECCA
